flume studio

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in a silent way

l’altro giorno luca mi scrive un’email di lavoro e alla fine: lo sai che è morto zawinul? no. e adesso? la morte è una cosa scontata e scioccante, soprattutto quando capita a una persona viva… viva.

Attraverso quei frammenti di tradizioni che riproducevi con i tuoi suoni hai permesso una risonanza interna, la quale è la miccia per una vera ricerca.

grazie, veramente.

Ci sentiamo.

d

Live from here

Qui sotto puoi leggere l’articolo apparso sul #5 di Thea. Al termine delle registrazioni del cd del Distretto 51 (Luglio 2005), presso il Molina, il mio amico Gogone (my personal Bobby Jean) mi ha chiesto di scrivere una specie di un diario di quei giorni…

Ormai è passato un mesetto (anche due) da quell’esperienza e molti ricordi se ne sono semplicemente andati, oramai (ora o mai più). Ma più che ricordi dettagliati rimane la sensazione di quell’esperienza, una specie di massa senza una forma facilmente identificabile.

Distretto 51

Questo post è per me importante perchè il Distretto 51 mi ha musicalmente salvato la vita. Avevo quasi diciotto anni …nell’89; suonavo il sax da appena 6 mesi e andai alla rassegna “Musica Targata Varese” alla Sala Napoleonica delle Ville Ponti, a Varese, (this is my hometown…).

C’erano un sacco di gruppi di Varese e provincia, ma uno rappresentava più di tutti la musica e la strana vitalità di questa città: il Distretto 51.